Una mappa del tesoro.

Una mappa del tesoro.

Quando ho aperto il primo libro fantasy, credo fosse “La Spada di Shannara” di Terry Brooks, bastò osservarne la risguardia decorata per rimanere incantato. Una mappa illustrata che raccontava il percorso di una compagnia di avventurieri alla ricerca di qualcosa di magico. Più o meno nello stesso periodo avevo avuto la fortuna di leggere L’isola del Tesoro di Stevenson, illustrata magnificamente da Hugo Pratt. Una mappa del tesoro, ben diversa dalle mappe usate dagli esploratori o dai navigatori. In queste erano segnati solo gli elementi necessari di avere dei riferimenti utili al fine di condurre (o di non condurre) chicchessia verso l’ambito tesoro.

Da quel momento ho maturato una passione per le mappe illustrate, scoprendo in età adulta che molte città famose tra gli anni ‘50/’60 avevano bellissime city map che valorizzavano solo i luoghi degni di nota. Qualche anno fa ho soddisfatto il desiderio di disegnare la city map per la città di Pesaro, in tre versioni: la turistica, la ciclabile e quella relativa al Parco Naturale del San Bartolo. Per il consorzio del Bianchello del Metauro ho disegnato una mappa illustrata della Val Metauro e grazie all’aiuto di un esperto di open street map siamo riusciti a trasferire la mappa illustrata su una mappa digitale navigabile: le mappe devono essere trovate per poter essere consultate e grazie al web e ai totem e ai poster del progetto (tutti corredati di qr code) questo può succedere semplicemente puntando il proprio cellulare e facendo… click.
Come si chiama? Dov’è? Quanto ci vuole a raggiungerlo? Quali sono le storie legate a quel luogo che non potrei scoprire ad occhio nudo? Perché anche questo è un aspetto fondamentale: i luoghi hanno moltissime storie da raccontare, ma le storie sono tanto invisibili quanto fondamentali per far sì che i luoghi rimangano intrappolati nella memoria. Una rocca che ospita fantasmi di una tragedia d’amore e quadri nascosti alla furia nazista, un vecchio ponte testimone delle migrazioni apenniniche, un arco naturale che fu l’ingresso di una grotta poi crollata e mille altre storie ancora che il viaggiatore, ma anche l’abitante può scoprire e farsene testimone.

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